Er-Pidi Italiano Residente in Thailandia dal 2001
Le risposte a questa intervista arrivano da Er-Pidi si è trasferito in Thailandia nel 2001 gestisce una attività di consulenza a Bangkok, Khorat e Chiang mai.
Ciao er-pidi, come stai? Presentati e fai veloce che passiamo alle domande serie.
Scusami ma preferisco usare uno pseudonimo: ERPIDI che è poi anche il mio “nom-de-plume” questo per una serie di motivi che non spiego in questa intervista ma per capire meglio basta leggere la storia che ho raccontato.
Per quale motivo hai deciso di trasferirti definitivamente in un Paese così lontano e soprattutto perchè in Thailandia?
Venni in Thailandia per una transazione finanziaria con la citibank di Bangkok e non avendo avuto altri legami in Italia ci rimasi dopo aver conosciuto la mia attuale moglie che è anche la madre di mia figlia.
Ci vuole molto coraggio ad abbandonare la propria città e iniziare una nuova vita in un paese all’estero, quale è la molla che ti ha spinto a trasferirti in Thailandia?
Ho sempre vissuto fuori Italia per lunghi periodi di tempo, 5 anni in California, 1 anno in Spagna, svariati mesi in Inghilterra ( mia madre era inglese figlia di italiani e ci sono ancora una parte dei suoi famigliari che ci vivono) per cui vivere all’estero non è mai stato un problema per me, anzi!
Quali sono state le reazioni dei tuoi familiari e dei tuoi amici davanti alla tua decisione di trasferirti?
All’epoca mia madre era morta da 6 mesi, sono figlio unico e per il resto della famiglia sono sempre stato quello pazzo, la pecora nera. Gli amici? non vivevo mica con loro all’epoca… ero solo.
Che attività svolgevi in Italia quando hai deciso di trasferirti?
La stessa che svolgo in Thailandia, consulenze finanziarie e di marketing, apertura di società off-shore.
Ora, quale attività svolgi in Thailandia?
Sempre la stessa con un’attività collaterale di export di minerali dalla Thailandia verso europa e medio oriente.
In che città vivi in Thailandia? la consiglieresti ?
Ho vissuto a Bangkok. Chiang mai e Khorat (nakhon ratschasima).
Bangkok è il centro economico della Thailandia ma per me Chiang mai rimane sempre la migliore e quella più a “misura d’uomo”.
Con quali aspirazioni e con quali desideri hai abbandonato l’Italia?
Solo e sfiduciato, prima di prendere la decisone di trasferirmi ho passato i 5 anni precedenti a curare mia madre e avevo bisogno di cambiare aria, volevo rimettermi in sesto e non solo economicamente, perche la malattia di mia mamma mi aveva dissanguato economicamente e demolito personalmente.
Poi dopo un divorzio doloroso avevo sviluppato una forte antipatia verso le donne italiane e in America avevo conosciuto molte donne orientali che sono le femmine che preferisco in assoluto.
Molti di questi desideri si sono realizzati?
Se fosse andata bene si, purtroppo sono intervenuti fatti incontrollabili.
Puoi progettare le tue idee o i tuoi progetti fino nei minimi dettagli ma non andranno mai esattamente come te li sei immaginati, specie in un paese straniero e in particolare in Thailandia dove non è sempre facile avere a che fare con la burocrazia thailandese.
Secondo te quali sono i pregi e i difetti principali del vivere in Thailandia rispetto a vivere in Italia?
Un pregio secondo me sono i thailandesi, una volta conosciuti sono simpatici, amiconi e disponibili alla risata, un mio conoscente li ha paragonati ai napoletani, una delle poche cose in cui aveva ragione.
Questo non lo ritengo proprio un difetto ma vorrei scriverlo ugualmente, se vivi in Thailandia devi sempre ricordarti che non è il tuo paese, ci sono diverse consuetudini, usi, costumi e diverse leggi e non puoi portarti dietro l’Italia, se vuoi vivere in Thailandia come in Italia resta in Italia che sarà sicuramente meglio.
Quali sono le maggiori differenze tra l’Italia e la Thailandia?
Sicuramente in primis la lingua, il mangiare, le consuetudini sessuali e il buddismo.
La lingua è dura, io stesso che parlo correttamente 4 lingue ho trovato e trovo difficolta a gestire la lingua thai.
Una differenza che mi è venuta in mente in questo momento e che vorrei sottolineare per chi viene qui in Thailandia, è che la lingua thai non ha l’equivalente del nostro “ti amo” in Italia, spesso le ragazze thailandesi, specialmente “quelle occasionali” chiamano lo straniero “da-lin” che quasi tutti capiscono come darling (tesoro) ma in realta significa scimmia pazza.
Una ragazza thailandese con cui ebbi una relazione mi fece capire che il sesso per loro è come mangiare e respirare, perche farne un problema? in Italia ci facciamo un sacco di seghe mentali.
IL buddismo a differenza delle altre religioni monoteistiche (giudaismo, islam e cristianesimo) è una religione di accettazione e tolleranza, quello che per noi è atavicamente peccato per loro è naturale.
IL mangiare è molto diverso (usano molte spezie e specialmente il piccante) per il semplice motivo che le abitudini culinarie sono legate anche al clima, che qui in Thailandia è caldo e molto umido e il cibo è in armonia con il clima e con quello che produce la terra.
Sapresti descrivermi la cultura in Thailandia con tre aggettivi?
Tollerante, stranamente tecnologica e diversissima dalla nostra.
Come è la situazione lavorativa in Thailandia per gli italiani?
Difficile. I thailandesi sono conservatori e anche se approvano di buon grado gli investimenti nel loro paese (ovviamente) cercano sempre di avere il controllo maggiore su tutto, attualmente alcune recenti leggi mi sembra abbiano reso molto più difficile poter lavorare bene in Thailandia.
Poi i ritmi di lavoro thai sono molto serrati in confronto ai nostri, a New York una frase famosa recita: “the city that never sleeps” qui in Thailandia recita “the nation that never sleeps” anche se i thailandesi adorano dormire, quando è necessario lavorano 24 ore su 24.
Suggerisco di crearsi una propria attività che sia proficua in Thailandia, ad esempio un export di minerali, riso o zucchero, in ogni caso se possibile sempre nel campo di nostra esperienza, ma con molta attenzione, il protezionismo thailandese è fortissimo.
Una buona cosa da considerare è trovarsi un partener thai di fiducia, qui ci sono molte brave persone ma anche tante persone inutili e pronte a fregarti senza tanti problemi, come da noi in Italia, come in Spagna, come in Canada come dappertutto.
Cosa ti ha lasciato l’Italia?
Per otto anni non mi ha lasciato nulla. Mi ha lasciato da solo.
Cosa ti manca dell’Italia?
Il poter girare per i mercati e vedere quelle merci che non vedo da anni, il profumo e gli odori di quei posti, mi mancano i miei 2 figli e mi manca molto il calcio italiano, anzi moltissimo, la curva sud dello stadio olimpico e poter tifare per la mia Roma.
Nonostante questo, non soffro molto di nostalgia.
E’ stato difficile l’impatto con la cultura e la realtà asiatica?
Molto, i primi 6 mesi sono stati durissimi, quasi impossibili, ma io sono di natura tignoso (parola in romano che vuol dire duro) e non mollo mai, MAI! Non bisogna dimenticare che questo è il continente piu popoloso al mondo (insieme a cina e india) con delle città che io chiamerei piu megalopoli, hanno culture e tradizioni diverse ben piu antiche delle nostre.
Noi romani ci vantiamo della potenza e storia romana dimenticando che qui avevano imperi e tradizioni da ben prima che roma uscisse dai confini dei monti tiburtini.
Molti italiani sognano di trasferirsi e vivere in Thailandia, da parte tua cosa ti senti di consigliare?
Consiglio di trasferirsi in thailandia se si è dotati di “attributi” abbastanza grossi e spirito di adattamento altrimenti è meglio starsene a casa propria.
I costi per vivere in Thailandia secondo te sono molto diversi dall’Italia?
Meravigliosamente inferiori, il cibo qui costa molto meno che rispetto a noi e non solo quello, anche il vestiario, i conti di casa, tutto molto conveniente.
Per costi di vita la Thailandia per noi italiani è il paese dei balocchi, ma proprio per questo è ancora piu pericolosa perche 1 euro al cambio 40 baht thailandesi, (il costo di un pranzo thai) ti fa abbassare la soglia di attenzione.
Confrontando il tuo stile di vita che avevi in Italia a quello di adesso in Thailandia è cambiato qualcosa?
Mi hanno viziato le donne thai, il modo di trattare noi uomini per esempio, sono la vera forza trainante della Thailandia, il loro rispetto per i loro uomini è degno di menzione, malauguratamente spesso non venga contraccambiato.
Sapresti dirmi quali sono le maggiori differenze tra la mentalità italiana e quella thai?
Noi siamo viziati dalla società dei consumi e da mille iniziative la cui inanità ed inutilità mi spaventa sempre di piu. I thai sono pragmatici e molto molto piu pratici di noi, l’unica loro pecca è la loro incapacità di vedere al di la dell’oggi, non sanno vedere o immaginare quel che c’è nella vita dietro l’angolo.
Potendo tornare indietro rifaresti questa scelta di vita?
NO, ad un certo punto l’avrei cambiata radicalmente ma era gia troppo tardi.
Raccontaci una cosa incredibile che ti è capitata in Thailandia:
Bhe piu che riportare una cosa incredibile ti rispondo che la scelta che ho fatto di andare a vivere in Thailandia mi ha portato dei guai veramente brutti (basta leggere alcuni miei articoli recentissimi) da cui sono uscito con le osse rotte.
Salutandoti e augurandoti buona fortuna ti faccio un’ultima domanda, la cosa piu bella che hai trovato in Thailandia secondo i tuoi gusti personali:
Mia figlia cristina, l’affetto e il rispetto di mia moglie che nonostante tutti guai che involontariamente gli ho fatto passare, si è sempre schierata al mio fianco, cosi come la sua famiglia.
La mia ex moglie italiana non lo ha mai fatto, anzi, dopo la separazione mi ha scaraventato addosso tutte le colpe.
C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere di cui non abbiamo parlato?
Avrei tantissimo da aggiungere ma siccome sto trattando per scriverci un libro almeno qualcosa lo tengo per me, se avrete la cortesia di volermi ancora leggere vi terrò informati appena riuscirò a pubblicarlo, sperando che qualcuno prenda in considerazione di acquistarlo.
Ciao grazie.
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Er-Pidi ,e’possibile conoscerti ?? Mi piacerebbe dialogare con te riguardo varie squarci di realta’ Thai,se saprai essere disponibile e cortese in mio invito,scrivimi a societaitalia AT live.com, un appendice da tassello.Fabio